Profilo dell'artista

La rapsodia in blu è una fusione, un incontro tra un linguaggio classico musicale e ritmi e inflessioni tipici del blues.

Blues ha radici profonde nella storia afro americana, è espressione e descrizione degli stati di depressione, di agitazione, di ubriachezza e astinenza, di terrore verso i bianchi che infliggevano la schiavitù, ma no di pietà!

Il fulcro della rapsodia è festoso, ma emergono anche risonanze di pura nostalgia, malinconia e tristezza emblematico nella vita degli afroamericani.

Rapsodia in blu, dove blu, nella lingua inglese è sinonimo di tristezza! quella tristezza dei neri trasportati nelle piantagioni americane.

Il blu è da sfondo, colora tutta la rapsodia, rapsodia che è un perfetto mix tra  tristezza, sofferenza ,ma anche speranza.

Gershwin, con la sua rapsodia ci introduce in quel mondo complesso fatto di emozioni e di “denuncia” attraverso lo scorrere di note sciolte che sembrano quasi voler andare per la loro strada senza curarsi del compositore.

La parola rapsodia l’associo ad un componimento, ad una raccolta di emozioni consce ed inconsce espresse attraverso immagini colorate, quasi una confessione una ricerca interiore che cerca condivisione e unione tra musica e gesto pittorico.

Attraverso le pennellate si possono leggere storie di dolori riscritte in chiave di sopravvivenza e ricostruzione, storie carnalmente vive, dove il blu è associata ad una tristezza atavica con radici profonde, ad angoscia e smarrimento infantile a povertà di carezze.

Rapsodia in blu, il blu è il colore della grande profondità, lo associo al principio del femminile, all’infinito.

E’ il colore che rappresenta l’introspezione per poi rinascere, come nel buddismo. E’ il colore amato dagli impressionisti per il suo fascino che evoca quella parte di noi nascosta e importante per esprimere i nostri sentimenti.

Il blu nei miei quadri, fa da sfondo a tutti gli altri colori, fa da cornice al componimento come se volesse per magia collegare il mondo umano col mondo del sacro.

Al blu ho dato il compito di collegare il mio mondo reale col mio divino ultraterreno.

Il mio mondo reale con i miei sogni!

Si può vivere anche nei sogni!